“Il turismo alpino affronta la necessità di cambiamenti fondamentali”

Ti presentiamo il responsabile del comitato consultivo sul clima alpino del mese per il turismo, il Dr. Tobias Hipp.

Una breve introduzione personale, della sua professione e delle sue motivazioni in veste di responsabile del turismo.

In qualità di geografo con un dottorato di ricerca in “Effetti del cambiamento climatico sul permafrost alpino”, nonché alpinista e sciatore, ho sempre avuto una grande passione per le montagne. Sono desideroso di comprendere gli sviluppi attuali e sono propenso ad essere una (piccola) parte dei processi in evoluzione verso un futuro più rispettoso del clima. Come rappresentante del dipartimento ambientale del Club Alpino Tedesco, mi occupo di valutazioni ambientali, specialmente nei settori dell'energia e del turismo (invernale) con l'obiettivo generale di salvaguardare i luoghi naturali incontaminati da un ulteriore sviluppo tecnico.

In quale ambito vede il più grande cambiamento nella gestione del turismo nelle Alpi nei prossimi decenni?

Gli effetti del cambiamento climatico nelle Alpi sono gravi e già in atto. Il settore turistico, in particolare il turismo sciistico, sta lottando per mantenere la forma di turismo che ha funzionato nell'ultimo decennio. E con tutti i dati scientifici di cui disponiamo ora, il turismo alpino affronta la necessità di subire cambiamenti fondamentali per potersi adattare agli inevitabili impatti negativi del cambiamento climatico. La strada deve essere spianata verso un futuro turistico con meno emissioni, minor consumo di energia, meno traffico, minor consumo di acqua e una crescente consapevolezza dell’importanza dei luoghi naturali e delle aree tecnicamente "non sviluppate".

Come vede il turismo nelle Alpi nel 2050?

Idealmente, le DMO (Destinationmarketingorganisation = organizzazione di gestione della destinazione) e le comunità hanno stabilito delle strategie per diventare una destinazione turistica sostenibile dove i visitatori possono vivere una vacanza a zero emissioni, e mettendosi già in moto, ad esempio, nell’ambito della mobilità. Le destinazioni turistiche hanno compreso l’importanza delle aree naturali e della promozione di forme di turismo sostenibile, in quanto fattore chiave per lo sviluppo delle generazioni future nelle Alpi. Le stazioni sciistiche esistono ancora e lo sci ha ancora una grande quota nel turismo alpino, ma non sono più stati installati dei nuovi impianti di innevamento artificiale e le stazioni sciistiche non si sono estese ulteriormente nelle aree naturali.

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